L'acetato di etile è un solvente molto pratico, ma è limitato da alte concentrazioni di basi deboli più forti (MeNH2) o anche da soluzioni diluite di basi forti (KOH). Lo stesso vale per gli acidi: bisogna sempre lavorare il più rapidamente possibile quando il pH è lontano da 7. La rotavap prima dell'acidificazione può essere utile quando si lavora un grosso lotto, ma io la farei velocemente e farei evaporare solo la metà del materiale o giù di lì... Il DCM è molto più adatto a questo scopo e bolle anche a meno di 50C. La soluzione da acidificare è meglio diluirla con acetone freddo o'etere con l'acido anch'esso diluito o meno a seconda della quantità, forse anche la gassificazione può essere un'opzione migliore se si produce molto. Il benzene va evitato a tutti i costi, il toluene e lo xilene rendono il tutto blu/nero. Non ho mai provato il DCM insieme all'AcOEt in una miscela che poi evapora rapidamente (da un piatto di cristallizzazione con agitazione sul fuoco o a bagnomaria per la sicurezza del prodotto), il rapporto credo sia cruciale dato che uno affonda sul fondo e l'altro galleggia sopra l'acqua quindi è più sicuro eseguire in uno dei due e poi estrarre lo strato d'acqua con l'altro.